PERCHÈ BISOGNA USARE IL MICROSCOPIO OPERATORIO IN ODONTOIATRIA ?
L’odontoiatria non è nata come vera e propria branca della medicina, ma vi è arrivata gradualmente, purtroppo e per fortuna allo stesso tempo. Per molti anni (e spesso accade ancora), è stata considerata una sorta di “Cenerentola” nell’ambito medico. Oggi però i tempi sono molto cambiati, e “il Mestiere” è divenuto Scienza Medica. Essere dei bravi odontoiatri oggi, o come si dice “a tutto tondo”, significa saper fornire al paziente una qualità operativa che non può prescindere dalla magnificazione visiva di ciò che si esegue al paziente stesso, e soprattutto, di come lo si esegue. Ecco quindi che in una branca di nicchia della medicina, l’odontoiatria appunto, nella quale la difficoltà maggiore è rappresentata dal fatto che il cavo orale è una cavità piccola, buia, e di accesso operativo non sempre così semplice, l’uso del Microscopio Operatorio rappresenta un reale plus capace di poter fornire al paziente, prestazioni qualitativamente eccelse. Non dimentichiamo poi due aspetti veramente rilevanti:
– il primo: vale a dire il fattore più nobile della medicina, la DIAGNOSI, che ricordiamolo, è sempre una e unica, al contrario dei piani di trattamento possibili, che invece possono essere molteplici per la risoluzione dello stesso caso. Bene, io personalmente, da quando uso il Microscopio Operatorio, credo di aver fatto un concreto salto qualitativo anche verso quest’aspetto, cioè quello diagnostico. Vedere bene ciò che devi fare, ancor prima di avere iniziato a farlo, significa non sbagliare il perché lo dovrai fare, a prescindere da come lo saprai eseguire. E naturalmente, svolgere ciò che ti sei proposto di fare avendo un ottimale controllo degli steps di lavoro eseguiti.
– il secondo: la documentazione dei casi, video e fotografica, con tutte le crescenti ed attuali ripercussioni medico-legali. Con il Microscopio si archiviano particolari impossibili da documentare senza possederne uno.
Occupandomi di ogni settore dell’odontoiatria, ad eccezione dell’ortodonzia, della pedodonzia e della gnatologia clinica, personalmente posso dire di usare il Microscopio Operatorio in svariate situazioni cliniche di tutte le altre branche. In endodonzia, ortograda e retrograda, soprattutto, ma anche in chirurgia endodontica. Poi spessissimo in conservativa, quasi sempre in protesi per i controlli pre e post impronta, per le verifiche delle fusioni ed il controllo della bontà delle chiusure, ed ancora per la verifica dell’integrazione dei manufatti protesici eseguiti. Ed ancora, in chirurgia parodontale, muco-gengivale, rigenerativa e resettiva, frequentemente in implantologia, spessisimo nelle prime fasi operative del sinus-lifting (antrotomia). O semplicemente, anche per eseguire una sutura nel modo più preciso possibile. Molti colleghi chiedono cose tipo: “fino a quanto ingrandisci?”, oppure, “si, ma quanto fai pagare la prestazione”, o ancora, “quando, quanto e x cosa lo usi?”. Tutte domande lecite e legittime, alcune indirizzate in un’ottica di voglia e di interesse qualitativo, altre di certo meno. E’ indubbio il fatto che il Microscopio Operatorio serva molto e frequentemente. E’ vero che si può essere un ottimo dentista anche senza possederne uno, ma se lo si possiede, allora si completa il quadro, che deve cominciare a mio giudizio, soprattutto ai giovani colleghi che iniziano a lavorare, dotandosi magari all’inizio di una fonte di ingrandimento ad occhiale o a caschetto, galileiana prima, poi prismatica, per poi giungere al Microscopio Operatorio. La maggior parte dei colleghi che conosco e che lo usano, lo impiegano per ciò che ho descritto qui sopra. Solo alcuni di loro fanno poi addirittura la prima visita in microscopia. Ora, secondo me il clinico in ogni atto che svolge dovrebbe essere guidato da parametri quali l’onestà, la preparazione, l’esperienza ed il buon senso. Certamente oggi, nel libero mercato, se io fossi un paziente, apprezzerei molto il fatto che il mio odontoiatra si soffermasse nell’osservare i miei denti da subito ingrandendo l’immagine ed, in secondo luogo, trovo che sia anche giusto essere imprenditorialmente capaci di riuscire a “vendere” la nostra professionalità ai nostri pazienti in modo serio, onesto e caparbio. Quindi, ben venga il Microscopio per tutti queste ragioni.
PERCHÈ BISOGNA USARE UN MICROSCOPIO LEICA E NON ALTRI ?
Ho scelto un LEICA dopo aver posseduto Microscopi di altre marche ed averli provati praticamente tutti. Bene, ritengo che il parametro che debba essere maggiormente enfatiizzato nell’acquisto di un Microscopio sia rappresentato, sarà scontato ma non lo è, dalla pulizia e dalla qualità dell’immagine che la lente del Microscopio trasmette. Chi se ne intende di Microscopi, infatti, sa benissimo che sul prezzo incide enormemente proprio la qualità della lente che si considera, ed in particolare il diametro e lo spessore. Direi che al mondo le ottiche della LEICA non abbiano bisogno di essere descritte. E’ come quando un intenditore di motori gira le spalle alla pista, e sentendo il rombo delle vetture da corsa che passano ne riconosce la marca, il tipo di motore e cosi via. Ma non basta. Inoltre, infatti, un Microscopio da Dentista deve essere in grado di fornire la cosiddetta “operatività”, altrimenti sarebbe uno strumento usato in posizione fissa come avviene ad esempio in ginecologia, o in otorino, o ancora in neurologia o in oftalmologia. Per noi Odontoiatri il Microscopio, per essere definito “Operatorio”, deve poter assecondare le esigenze posturali sia del paziente sia dell’odontoiatra, e quindi deve poter essere facilmente spostato, mosso, deve poter “seguire” le mutevoli posizioni di lavoro nei diversi settori del cavo orale, il tutto con il minore ingombro possibile e con il minor stress da impiego possibile. Quanti colleghi infatti lo comprano e poi se ne “dimenticano” per queste ragioni? Difficile che tutto ciò avvenga con un LEICA, strumento facilmente spostabile in posizione di lavoro, ed in grado di integrarsi al meglio anche all’ergonomia non solo operativa del caso ma anche a quella degli ambienti in cui viene installato. E’ antipatico fare confronti con prodotti concorrenti del Leica, ma è evidente, sul piano della facilità operativa d’impiego, ciò di cui sto parlando.
PERCHÈ CHI USA UN ALTRO MICROSCOPIO DOVREBBE CAMBIARLO PER UN LEICA ?
Beh, ripeto, se stiamo sui migliori in assoluto, per le ragioni di cui sopra, senza dubbio.
PERCHÈ BISOGNA AFFIDARSI A MIKROS E A ROBERTO MASTRANTONIO ?
Mikros è un’azienda giovane, dinamica, ma con un’esperienza ed un back-ground nel ramo della Microscopia che parte da altre branche della medicina. Dagli operatori Mikros si respira quindi esperienza, e poi cortesia, estremo rigore e un’elevata professionalità. Mikros oltre alla vendita, è in grado di fornire consigli e suggerimenti nonché assistenza nella delicata fase di installazione del Microscopio (specie se a parete o a soffitto), supporto di ogni tipo e genere, e soprattutto oltre a tutto ciò, una più che rara oggigiorno assistenza e disponibilità immediata, in caso di necessità, molto, molto onesta e professionale, oltre che super-competente. Difficile, direi introvabile, trovare un concorrente sullo stesso piano. Il Microscopio, “per chi se lo suda”, è un sogno che si realizza, quindi avere l’ideale partner nell’acquisto, e dopo, è fondamentale.